Storia dei mazzi da divinazione (parte 3)

Come promesso nel precedente articolo nella seconda parte della storia dei tarocchi da divinazione; proseguiremo il nostro viaggio con i tarocchi di Wirth. Con questo arriveremo fino ai giorni nostri.

Se li avete persi ecco i link agli articoli precedenti Parte 1 e Parte 2

L’ultimo mazzo che abbiamo analizzato è quello di Eliphas Lévi. Ora andiamo avanti fino ad arrivare ai tarocchi di Haindl progettati e dipinti dallo stesso pittore tedesco Hermann Haindl nel 2002.

I tarocchi di Wirth (1889)

Tarocchi Wirth

Oswald Wirth era un uomo versatile. Seguace di Stanislas de Guaita, consapevole del suo talento come un illustratore gli affidò il lavoro di ripristinare gli Arcani nella sua purezza originaria. Per questo lavoro ha realizzato un paio di modelli di tarocchi, uno italiano e uno francese, così come specifica il libro Dogma e Rituale dell’Alta Magia di Eliphas Levi.

Il risultato ha visto la luce nel 1889. Wirth ha continuato a studiare la simbologia dei colori fino a quando una nuova versione colorata è stata pubblicato nel 1937. Egli fu il primo a riconoscere l’origine medievale dei tarocchi nei confronti di chi li considerava egiziani.

I tarocchi di Papus (1909)

Tarocchi Papus

Gérard AV Encausse, conosciuto come Papus, è stato un ottimo medico russo che ha lasciato il suo lavoro per dedicarsi all’occulto. Ha servito lo Zar Nicola II e la zarina Alexandra con le arti sciamaniche. In seguito ha espresso preoccupazione per la dipendenza che potesse avere quest’occulto, in particolare Rasputin.

Egli è l’autore di “I Tarocchi del Bohemians” uno dei migliori libri di tarocchi in circolazione. Riproduce le carte di Oswald Wirth. Nel 1909 ha pubblicato il suo proprio mazzo di tarocchi da divinazione illustrato da Gabriel Goudinat.

I tarocchi di Rider-Waite (1910)

Tarocchi Rider Waite

Dipinti da Pamela Colman Smith, sotto la direzione di Arthur Edward Waite; pubblicati dalla redazione Rider a Londra nel 1910. Anche se è stato quando la figlia di Waite ha venduto i diritti per il lavoro alla casa US Games nel 1971, che riscossero il successo capillare nel pieno della febbre new age. Oggi è uno dei mazzi di tarocchi da divinazione più comunemente utilizzati insieme ai marsigliesi.

La loro più grande innovazione consiste negli arcani minori; dove illustrano un’immagine simbolica che sembra di interpretare il significato di ogni lettera. Questo si è rivelato molto interessante per l’uso popolare dei tarocchi, anche se è stato offensivo per alcuni occultisti i quali credevano che, per rendere loro il significato troppo evidente delle carte ha impedito l’accesso al loro senso più profondo.

In aggiunta ha scambiato posizioni Forza e Giustizia in coincidenza con percorsi cabalistici, secondo le teorie di Eliphas Lévi poi riprese dalla Golden Dawn (Ordine Ermetico della Golden Dawn), la fraternità di cui faceva parte Waite, che era il suo membro più consistente, lui non vedeva il tarocco come un libro magico, ma come puro simbolismo.

I tarocchi di Aleister Crowley (1942)

Tarocchi Crowley

Acquerello dipinto tra il 1938 e il 1942, sotto la supervisione di Crowley, da Lady Frieda Harris, moglie di Sir Percy Harris; parlamentare britannico, con uno stile pittorico astratto e surrealista ed un tema erotico e fantasista.

Pubblicato in bianco e nero, nel libro “Il Libro di Thot” del 1944, e fino al 1977 non è stato pubblicato a colori.

I Tarocchi di Junguian (1988)

Tarocchi Junguian

Creati da Robert Wang, che era un discepolo di Carl G. Jung, in segno dell’influenza che aveva quest’ultimo nell’arte dei tarocchi, anche se nei suoi scritti scarsamente lo ha nominato.

Wang descrive qui gli arcani maggiori come “archetipi dell’inconscio collettivo”. Questo comprende mandala che si riferiscono al “processo di individuazione” in tutti i simboli presi dalla psicologia analitica.

Nel 1980 un altro autore, Sallie Nichols, aveva pubblicato “Jung e Tarocchi”; (con prefazione di Enrique Eskenazi nell’edizione in castellano). Lui ha proposto di studiare i tarocchi come mappa in cui ogni vittoria è associata ad un immagine archetipica come se fosse il riflesso della nostra esperienza interiore. Di conseguenza la lettura dei tarocchi per Nichols è una pratica divinatoria per avvicinarsi alla crescita personale.

I Tarocchi di Haindl (1990)

Tarocchi Haindl

Questo mazzo è stato progettato e dipinto dal pittore tedesco Hermann Haindl. Successivamente discusso in due libri dello scrittore e specialista in Tarocchi da divinazione Rachel Pollack.

Un’altra novità è l’inclusione di Rune negli Arcani Maggiori; nel tentativo di mettere in relazione questa divinazione tedesca con le lettere ebraiche del giudaismo.

I Tarocchi Mythic (2001)

Tarocchi Mythic

Progettati seguendo l’approccio junghiano da Juliet Sharman Burke, psicoterapeuta e tarotista; e Liz Greene, una psicoanalista e astrologa.

Secondo gli autori, sono “le lettere illustrano le influenze e motivazioni nascoste” che ci aiutano a “penetrare il significato più profondo del momento ed influenzare più consapevolmente il futuro di quel tempo (…); in questo senso siamo coautori del nostro destino (…) l’avvicinamento è effettuato “studiando il simbolismo delle immagini attraverso miti, storie, sogni e altri linguaggi simbolici …

I Tarocchi Cosmici (2002)

Tarocchi Cosmici

Creati da Norbert Lösche laureato in storia dell’arte e tarocchi. Le sue carte sono insegnamenti tradizionali esoterici come l’astrologia, numerologia e la Kabbalah. Ha l’incentivo commerciale in quanto alcuni dei volti che sono illustrati sulle carte emulano le stelle di Hollywwod.


Con questi ultimi mazzi da divinazione termina l’affascinante viaggio alla scoperta della storia dei tarocchi.

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